mercoledì 7 dicembre 2016

La saga di Shannara: i prequel



Se siete amanti del fantasy, è probabile che fra i vostri scaffali si trovi qualche libro della serie di Shannara di Terry Brooks. Dico “qualche” perché i libri della saga sono ormai quasi 30 e non so quante persone ci siano in giro ad averli letti tutti. La saga è cominciata nel 1977 con “La spada di Shannara”, per poi proseguire con “Le Pietre Magiche di Shannara” (1982) e “La Canzone di Shannara” (1985). Questi tre romanzi formano il nucleo centrale della saga, la trilogia originaria. Negli anni Terry Brooks si è spinto tanto avanti, con decine di sequel, quanto indietro, con numerosi prequel. Quest’anno la saga è approdata sul piccolo schermo con la serie “The Shannara Chronicles”, facendosi conoscere ad un pubblico più vasto. Ora, se indubbiamente è vero che tale serie sia una vera schifezza, nonché un tradimento totale del libro da cui è tratto (Le Pietre Magiche), però ha avuto almeno il merito di riportarmi all’attenzione questi libri che avevo letto da ragazzo, facendomi soprattutto sorgere la fatidica domanda: ma di che diavolo parlano tutti gli altri libri? Cosa è riuscito ad inventarsi Terry Brooks per scriverne così tanti? Preso da sacro furore, ho deciso di leggerli tutti, prediligendo l’ordine cronologico al posto di quello di scrittura. Al momento ho finito di leggere tutti i prequel, motivo per cui vale la pena fermarmi un attimo e farci un articolo sopra. Ne dedicherò poi uno alla trilogia originaria e infine uno ai vari seguiti. Chiaramente tutto questo articolo è a rischio spoiler, ma cercherò di essere il più vago possibile, così da non togliere il piacere di una eventuale lettura. Chi ha letto la trilogia originaria si troverà avvantaggiato nella comprensione, e anzi, darò per scontato che voi l’abbiate fatto, ma non può essere diversamente, dato che i vari prequel servono appunto a spiegare come si è arrivati all’inizio della storia de “La Spada di Shannara”. A differenza della maggior parte delle serie fantasy classiche, la saga di Shannara è ambientata sulla Terra. Alla fine del XX secolo, vari conflitti armati, che hanno visto anche l’impiego di armi nucleari e batteriologiche, hanno quasi sterminato la razza umana e cambiato irreversibilmente la faccia del pianeta. La società che nasce dalle Grandi Guerre vede la presenza di nuove razze oltre a quella umana e, soprattutto, il potere della magia. La trilogia originaria prende il via direttamente nel nuovo mondo, le Quattro Terre, lasciando a racconti e dicerie tutto ciò che l’aveva preceduto. I prequel raccontano invece come si è arrivati a questo stato dei fatti, delle Grandi Guerre e di come gli esseri umani si siano quasi sterminati a vicenda. Potrebbe sembrare una storia che ha poco a che fare con tematiche fantasy, (es. come la magia) e invece no, come andremo a scopriremo.




Nella trilogia originaria, ci veniva raccontato come, all’alba dei tempi, esistevano moltissime creature fantastiche, in grado di utilizzare la magia per i fini più disparati. Esistevano creature della luce e creature delle tenebre e fra loro vigeva uno stato di guerra perenne. Le creature della luce riuscirono a prevalere ma, poiché non era nella loro natura l’uccisione e lo sterminio, decisero di bandire le creature dell’oscurità in un abisso senza tempo, il Divieto. Responsabile del mantenimento del Divieto era un albero magico, l’Eterea. Finché tale pianta fosse vissuta, i demoni non sarebbero mai riusciti a liberarsi dal Divieto in cui erano confinati. Questi eventi, molto lontani nel tempo, vengono indicati come epoca di Faerie. Sebbene i prequel non scendano molto più in dettaglio rispetto a quanto già detto, ci vengono però chiarite meglio quali furono le forze in gioco. Da una parte c’era il potere del Verbo (la luce), dall’altra il potere del Vuoto (l’oscurità). Lo scontro fra queste due parti è eterno e vede a volte il prevalere dell’una, a volte quello dell’altra. I campioni del Verbo sono noti come Cavalieri del Verbo e portano un bastone nero inciso di rune che permette loro di utilizzare la magia. Il loro scopo è difendere la razza umana e distruggere i servitori del Vuoto, i Demoni. I Demoni (da non confondersi con le creature bandite nel Divieto, nonostante abbiano lo stesso nome) sono essere umani che hanno fatto un patto con il Vuoto: in cambio di potere la loro essenza viene svuotata finché non si trasformano in creature di pura malvagità. Il loro obiettivo è di portare la sofferenza fra gli uomini, spargere sospetti e menzogne per creare uno stato di paura. Sul finire del XX secolo il Vuoto sta vincendo la guerra, mentre i campioni del Verbo non riescono a tenere il passo. I primi tre romanzi della saga sono “Il Demone” (1997), “Il Cavaliere del Verbo” (1998) e “Il Fuoco degli Angeli” (1999); si tratta di libri autoconclusivi con gli stessi personaggi. I protagonisti sono principalmente due: la giovane Nest Freemark, una ragazza dotata di poteri magici innati, trasmessi nella sua famiglia per linea femminile, e John Ross, cavaliere del Verbo, portatore del Bastone Nero e cacciatore di Demoni. John Ross fa ogni notte dei sogni molto particolari: vede il mondo come potrebbe diventare se il Vuoto vincesse la guerra contro il Verbo e, con tali informazioni del futuro, opera nel presente per evitare che tale  fosco scenario si avveri. Le varie storie portano i due personaggi a conoscersi e ad aiutarsi a vicenda. Nel primo romanzo, John deve aiutare Nest contro un Demone molto potente che ha preso di mira la famiglia della ragazza già da anni e che ora vuole reclamare la sua magia. Nel secondo romanzo è Nest a ricambiare il favore, impendendo a John Ross di abbandonare la causa del Verbo e di tradirla con quella del Vuoto. Anche stavolta c’è di mezzo un Demone, che con le sue macchinazioni stava cercando di portare John dalla sua parte. Il terzo romanzo è il più importante, poiché gli eventi ivi descritti avranno un impatto sul futuro di tutta la saga. John Ross fa uno dei suoi sogni premonitori e scopre che i Demoni riusciranno ad impadronirsi di un Variante, una creatura magica molto potente, che muterà le sorti della guerra. Con l’aiuto di Nest, John cerca di impedirlo, anche stavolta contro un Demone particolarmente tenace, forse il più pericoloso di tutti. Alla fine della storia sono le forze del bene a trovare il Variante, che si incarna in un neonato, il futuro figlio di Nest. La ragazza tiene segreto questo fatto al Demone il quale, pensando di aver già distrutto il Variante, sceglie di non rischiare un duello con Nest e la lascia andare via.


I successivi romanzi della saga sono “I Figli di Armageddon” (2006), “Gli Elfi di Cintra” (2007), “L’Esercito dei Demoni” (2009) e insieme formano una storia unica. Nonostante i successi di Nest e John Ross, il Vuoto ha infine avuto la meglio, le varie nazioni degli uomini sono scese in guerra le une contro le altre, fino al disastro più completo. La civiltà è collassata, la terra è inquinata, molte persone manifestano mutazioni genetiche (che in futuro porteranno all’apparizione di nuove razze), ma per il momento non c’è ancora stato l’olocausto nucleare. I pochi sopravvissuti si chiudono in fortezze, costruite su ciò che resta di antiche città, per sfuggire ai Demoni e ai loro eserciti di ex-uomini. Vengono chiamati così perché si tratta di esseri umani regrediti ad uno stadio bestiale, hanno venduto la loro anima ai Demoni, che li utilizzano come schiavi e servitori. Gli eserciti dei Demoni vagano per la terra devastata, prendendo d’assalto le fortezze superstiti una dopo l’altra. Nonostante tutto, però, c’è chi resiste. I cavalieri del Verbo ci sono ancora e in questa epoca (ci troviamo nel XXI secolo) ne troviamo due ancora vivi: si tratta di Logan Tom e Angela Perez. Entrambi lottano contro i Demoni e i loro eserciti, cercando di liberare gli essere umani imprigionati nei campi di prigionia. Al primo viene assegnata una missione di importanza fondamentale: dove cercare e proteggere il ragazzo chiamato Falco, leader di una setta di ragazzini sbandati che vive nei pressi della ex città di Seattle. Falco non è altri che il Variante, figlio di Nest Freemark, rimasto eternamente giovane e privo di memoria. Il Re del Fiume Argento, una creatura leggendaria risalente all’epoca di Faerie si è preso cura di lui dopo la morte di Nest e sa che nel suo futuro c’è una grande impresa: dovrà riunire il maggior numero possibile di sopravvissuti e portarli al sicuro dalla distruzione nucleare imminente. Angela Perez, invece, ha il compito di aiutare gli Elfi, una razza simile agli umani che vive nel profondo delle foreste, risalente al tempo di Faerie ma ormai senza magia. Gli Elfi sono sopravvissuti tenendosi lontano dagli uomini, che non hanno mai neppure sospettato della loro esistenza. Anche gli Elfi dovranno unirsi agli umani superstiti sotto la guida del Falco ma per farlo, è necessario mettere prima in sicurezza l’Etera, la gigantesca pianta che tiene in vita il Divieto. Le storie dei due cavalieri del Verbo si incrociano più volte, in una girandola incredibile di avventure: cavalieri rinnegati, Demoni spietati, il ritrovamento delle Pietre Magiche della Ricerca, l’utilizzo della strana magia del Loden, la salvezza dell’Eterea, fino al culmine della storia. Mentre le esplosioni nucleari avvolgono la terra in un inferno di distruzione, il Falco guida i superstiti all’interno di un valle e li, con la sua potente magia di Variante, crea una barriera protettiva sotto forma di una nebbia perenne. All’interno della valle, tenuti al sicuro dalla magia, l’umanità sopravvive alla distruzione totale che devasta il resto del mondo.


La saga prosegue con “L’Ultimo Cavaliere” (2010) e “Il Potere della Magia” (2011), che formano un’unica storia. Cinquecento anni dopo l’arrivo nella valle, le barriere protettive create dal Falco stanno per venire meno. Al di fuori c’è un mondo brutale, dove la vita si è adattata e dove solo il più forte sopravvive. Il primo ad accorgersi che le nebbie protettrici della valle sono sparite è Sider Ament, l’ultima cavaliere del Verbo. Sider tenta di avvertire le comunità umane all’interno della valle ma senza grande successo. Ad opporsi a lui, in particolare, è Skeal Eile, noto come il Serafico, voce spirituale della setta dei Figli del Falco. Questi ritengono di essere i discendenti del Falco e credono in un suo ritorno, che coinciderà con l’uscita dalla valle e il dominio su ciò che resta del mondo. Sider Ament fa la conoscenza di due giovani cercatori di piste, Panterra Qu e la sua inseparabile amica Prue Liss; in particolare, Sider vede in Panterra il suo potenziale successore al ruolo di cavaliere del Verbo. I due giovani, insieme ad alcuni compagni, fra cui la principessa degli Elfi Phryne Amarantyne, esplorano il mondo esterno ma vengono catturati da un gruppo di Troll (umani sopravvissuti all’olocausto nucleare che sono mutati in una nuova razza, potente e massiccia). I Troll sono feroci guerrieri e vogliono impadronirsi della valle. La storia si complica con l’arrivo dello Stracciaiolo, forse l’ultimo Demone rimasto al mondo, il cui scopo è uccidere Sider Ament ed impadronirsi del suo bastone magico. Senza entrare troppo nei dettagli, alla fine della storia il Demone viene sconfitto e l’invasione dei Troll scongiurata ma Sider Ament muore in combattimento e lascia il suo bastone a Panterra Qu, che diventa così l’ultimo cavaliere. Il romanzo termina con Panterra che lascia la valle per esplorare il mondo esterno, alla ricerca di una nuova casa per Uomini ed Elfi.


L’insieme di questi 8 libri costituiscono un lungo racconto, omogeneo per tematiche e personaggi: raccontano come le Grandi Guerre abbiano quasi spazzato via la razza umana, distrutto il mondo conosciuto e della dura vita dei sopravvissuti. Manca però un libro all’appello, “Il Primo Re di Shannara” (1996), che racconta con dovizia di particolari gli eventi che fanno da antefatto alla Spada di Shannara, il primo romanzo della trilogia classica. Pur facendo parte dei prequel, questo libro è molto diverso dagli altri, per via del grosso salto temporale negli eventi, presentandoci il mondo fantasy delle Quattro Terre come già formato. Il Primo Re si concentra su eventi che erano già stati descritti nella Spada, sviscerandoli di particolari e dando vita a personaggi leggendari che in quel libro erano stati soltanto nominati. Gli umani, gli Elfi, e le altre razze mutate uscite dall’olocausto nucleare (Troll, Nani e Gnomi), si sono diffusi per il mondo, occupando ciascuno un territorio e vivendo in relativo isolamento l’una dall’altra. A guidare le razze c’è un gruppo di persone, i Druidi, che vivono nel castello di Paranor. Lo scopo dei Druidi era quello di recuperare le conoscenze scientifiche perdute dall’umanità, ma nelle loro ricerche, finirono per (ri)scoprire l’esistenza della magia. Il druido Brona non approvava però la cautela della sua congrega nell’uso della magia, così, con alcuni seguaci, lasciò il castello di Paranor e proseguì nei suoi studi. Soggiogando la razza umana con i suoi poteri, Brona attaccò le altre razze ma queste, unendosi sotto la guida dei Druidi, riuscirono a sconfiggerlo. Secoli dopo la Prima Guerra delle Razze, Brona è ancora vivo, grazie alla magia, ma non è più umano, bensì una creatura non morta di immenso potere nota come Signore degli Inganni. Sfruttando la sua nuova forza, Brona conquistò la feroce nazione dei Troll e i piccoli e selvaggi Gnomi, quindi si preparò a schiacciare Nani ed Elfi ma non prima di aver lanciato un attacco preventivo contro i Druidi. Questi, avendo ormai ripudiato la magia, si erano chiusi in un intransigente isolazionismo e avevano rinunciato al loro ruolo di guida delle razze. I Druidi vengono sterminati ma alcuni si salvano e, fra essi, il mistico Bremen. Questi non aveva rinunciato allo studio della magia ma, anzi, si era reso conto che Brona e il Signore degli Inganni fossero la stessa persona. Insieme ai suoi compagni ed alleati, il druido Bremen mise in atto un piano per aiutare le razze a sconfiggere il vecchio nemico, un piano che ebbe il culmine con la forgiatura di una spada magica. Costruita con la sapienza tecnologica degli uomini del vecchio mondo, infusa di magia mortale e potenziata dalla magia degli spiriti dei morti, questa spada aveva un unico potere, quello della verità. Può sembrare poca cosa ma contro il Signore degli Inganni, un essere la cui vita è menzogna, prolungata artificialmente dalla magia, è la cosa più letale che ci sia. Bremen consegnò la spada a Jerle Shannara, il re degli elfi, che affrontò le orde dei Troll al servizio del Signore degli Inganni in un’epica battaglia. Jerle Shannara mise alle strette la malvagia creatura ma all’ultimo ebbe un’esitazione, il suo spirito guerriero lo portò ad utilizzare la spada come un’arma qualunque e non come il talismano magico che era. Tale indecisione permise al Signore degli Inganni di fuggire, sia pure indebolito e ridotto soltanto ad un’ombra. Bremen capì cosa era successo e si disperò, pensando che quando il Signore degli Inganni sarebbe tornato, lui non sarebbe stato più in vita, nonostante la magia del Sonno Magico che gli aveva permesso una vita molto più lunga di un comune essere umano. Così, Bremen fece due cose: istruì il suo successore alle arti magiche, un giovane ragazzo di nome Allanon, e si condannò ad una vita da spettro al Perno dell’Ade, un piccolo lago dove la vita e la morte si uniscono, finché il Signore degli Inganni non fosse stato sconfitto. Allanon, ora l’ultimo dei Druidi, avrebbe potuto consultarsi con lo spirito di Bremen ogni volta che se ne sarebbe presentata la necessità.


Leggere tutti i libri “prequel” della saga originaria di Shannara è stato interessante. Da una parte, Terry Brooks ha svelato un mondo nuovo, precedente a quello conosciuto nella trilogia classica, un mondo dove la magia del Verbo e del Vuoto si affrontano senza esclusioni di colpi. Dall’altro, è stato interessante seguire le tracce di oggetti, persone e situazioni che si sarebbero poi riproposte nei suoi libri più famosi. Si avverte un buco negli eventi fra “Il Potere della Magia”, con gli esseri umani che escono per la prima volta dalla valle dove erano sopravvissuti al disastro nucleare, e “Il Primo Re di Shannara”, che mostra il nuovo mondo delle Quattro Terre come una realtà già solida, una mancanza che forse Terry Brooks potrebbe decidersi a colmare. Ora, per quanto riguarda i contenuti, sebbene questa sia una “normale” saga fantasy, priva di qualsiasi ambizione letteraria nel senso più alto del termine, non è difficile notare come ci siano degli stilemi ricorrenti. Uno fra tutti è quello che io chiamo “l’uomo di frontiera”. Mi spiego meglio: ho notato che spesso e volentieri i protagonisti delle storie di Terry Brooks sono cacciatori, ranger, cercatori di piste, tutti caratterizzati perlopiù dalla voglia di stare da soli, di non mischiarsi con le altre persone e di cavarsela da soli. Questi personaggi o hanno un passato tragico, che li spinge a stare per conto loro, oppure sono uomini di frontiera, gente che vive nei posti più impervi e che si trova a proprio agio solo nella solitudine. Ovviamente, la storia spinge questi personaggi al confronto con altre persone, con il mondo esterno, un fatto che porta ad un duplice risultato. Da una parte, l’uomo di frontiera risulta più onesto, più coraggioso, più genuino delle altre persone, dall’altra deve spesso addossarsi un grave compito per un bene più grande, un compito che non vorrebbe ma che nondimeno il suo senso dell’onore e di giustizia gli impone di portare a termine. L’uomo di frontiera, inoltre, non ha particolare interesse nel genere femminile ma solo finché non trova la persona giusta, quella a cui giurare eterno amore. E se per i capricci del fato una tale unione risulta impossibile (spesso per via del duro compito che gli viene imposto), allora lui ne conserverà per sempre il ricordo, incapace di legarsi ad un’altra donna. Un altro stilema degno di nota è la sfiducia verso il potere costituito. Quando nei romanzi sorge una minaccia che riguarda una o più comunità, coloro che stanno al potere mostrano la loro incapacità ,anzi, spesso e volentieri si schierano con il nemico, per paura o per desiderio di potere, sperando di guadagnarci qualcosa. Gli unici che tentano di fare qualcosa, di schierarsi contro il male, sono gli eroi solitari di cui abbiamo discusso finora, che dal confronto con i molli uomini di governo ne escono sempre vincitori. 

Per adesso è tutto. Spero di avervi fatto interessare al mondo di Shannara, oppure venire la voglia di (ri)prendere in mano qualche libro. Come già detto, il prossimo articolo sul mondo di Shannara parlerà della trilogia originaria, i romanzi che hanno dato il via a tutto: non posso darvi una data precisa ma vi prometto che non dovrete aspettare tanto. A presto.

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